Orvieto database Wiki
Advertisement
Lubriano

Vue de Lubriano

Lubriano (42.636347, 12.112522) est une localité, chef-lieu du piviere de Lubriano (piviere de Bagnoregio).

Histoire[]

Il ritrovamento di tombe scavate nel tufo risalenti al VII-VI secolo a.C. documenta l’estrema antichità della sua origine. Conquistata dai romani nel 265 a.C., in epoca medievale conobbe le invasioni di visigoti, goti e longobardi, finché, in seguito alla discesa di Carlo Magno in Italia, entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa. Nel 1074, anno a cui risalgono le prime notizie scritte, pervenne alla famiglia Monaldeschi di Orvieto; nei secoli successivi le sue vicende furono strettamente legate a quelle di altri insediamenti della zona, in particolare di Orvieto, e il territorio comunale fu teatro di sanguinose lotte per il suo possesso. Verso la fine del Seicento un violento terremoto disgregò il pianoro sul quale è posto l’abitato, dividendolo dalle limitrofe Bagnoregio e Civita di Bagnoregio. Il toponimo è una formazione prediale derivata da un personale latino non facilmente individuabile, cui è stato aggiunto il suffisso aggettivale -ANUS. Il patrimonio storico-architettonico annovera la chiesa di San Giovanni Battista, contenente affreschi del XIII secolo, la settecentesca chiesa di Santa Maria del Poggio, nella quale si ammira un bell’altare con baldacchino, e il palazzo Bourbon Del Monte, appartenuto nel passato ai Monaldeschi; nel centro storico si erge anche una torre medievale.

Di origini risalenti al periodo villanoviano, probabilmente per le caratteristiche naturali del territorio che garantivano la difesa da animali e da tribù limitrofe rivali, Lubriano è stato un insediamento di gente etrusca, la cui capitale era “Vulsinium” l’attuale Orvieto . A testimonianza del periodo etrusco, sono state rinvenute varie tombe con suppellettili funerarie databili al VI-VII sec. a.C.. L’antico nome con cui conosciuta Lubriano, sembra essere “Vicus Cimiliano o Cimerianus”. Nel 265 a.C. fu soggetta alla dominazione romana per opera del Console Decio Fabio Gurge, che in quel periodo risaliva il Tevere con le sue truppe, diretto a distruggere la capitale etrusca “Vulsinium”. Di questo periodo rimangono sporadici resti di impianti termali nelle zone limitrofe. All’anno 303 d.C. risale l’evangelizzazione della zona di Lubriano per opera di S. Ansano, giovane romano della famiglia Anicia, che compì varie conversioni e miracoli. A seguire la cittadina fu caratterizzata dall’alternarsi di dominazioni visigote, gote e bizantine, susseguite da una lunga dominazione longobarda che si protrasse dal 605 al 774 e di cui le campagne di scavo condotte, soprattutto nella zona di Bagnoregio, tra il 1972 e il 1974, hanno portato alla luce varie tombe e numerosi altri resti. La dominazione longobarda terminerà soltanto quando Carlomagno, Re di Francia, scenderà in Italia e giurerà solennemente all’allora Pontefice Adriano I, di rispettare i cosiddetti Patti di Quiersy e riconsegnare al papato le terre dominate dai Longobardi, tra cui anche il territorio di Lubriano. La sottomissione al dominio della Chiesa fu causa di un periodo denso di ribellioni che portarono nel 1020 alla riconferma della sottomissione di Lubriano al Papa Benedetto VIII. All’anno 824 risale probabilmente la venuta dei Benedettini e la fondazione di varie celle monastiche nella zona. Molto probabilmente una cella monastica fu costruita anche a Lubriano e, le fu eretta accanto la chiesina priorale dedicata a San Giovanni Battista, primo nucleo di quella che fu costruita intorno all’anno 1120 e che rappresenta l’attuale Chiesa Parrocchiale. Durante il periodo feudale il territorio di Lubriano, insieme ad altre terre limitrofe, fu caratterizzato dalla dominazione della famiglia dei Conti, probabile antenata, di origine longobarda, dei Monaldeschi, che si impegnò nella costruzione di castelli e isolate torri di avvistamento e di difesa e che, nel 1074, diede inizio alla costruzione del Castello di Seppie. Collocato a circa 3 Km a Est della cittadina, deve il suo nome al longobardo Saepis, termine usato per indicare una barriera muraria, oppure una recinzione. Intorno al 1100, si d avvio anche alla edificazione di un palazzo residenziale, che venne affiancato a una torre gi esistente. L’edificio fu totalmente diroccato nel 1695 a causa del violento terremoto e venne riedificato, tra il 1695 e il 1704, per opera del Conte Paolo Antonio Monaldeschi, su progetto di Giovanni Battista Gazzale di Vignanello. Nel 1120 si ritiene abbia avuto inizio la costruzione della Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista. Intorno al 1140 inizia per Lubriano, e per tutte le terre limitrofe soggette al Feudalesimo, una lunga guerra di liberazione, durata oltre 20 anni a cui seguì una breve occupazione di Federico Barbarossa, il quale per un accordo con il Papa Alessandro III, cedette queste terre alla Santa Sede. A seguito di una forte scossa di terremoto, avvertita il giorno 12 marzo 1306, essendo le mura di difesa del paese risultate compromesse, il Comune di Orvieto ne ordinò la riparazione, mediante ispessimento delle stesse e la costruzione di cinque torri aperte in punti strategici. Siamo all’epoca dei cruenti conflitti tra le due fazioni opposte dei Guelfi, guidati dalla famiglia Monaldeschi, schierata dalla parte ecclesiastica e i Ghibellini, appoggiati dalla famiglia dei Filippeschi, schierati a favore della fazione imperiale. I conflitti si protrassero anche a seguito della sconfitta della famiglia dei Filippeschi nel 1313, quando insorsero anche altri rami della famiglia Monaldeschi, ( del Cervo, della Vipera, del Cane e dell’Aquila).

Lieux de culte[]

  • San Giovanni de Lubriano (pieve)

Galerie[]

Occurrences[]

  • (AVO Cod. A, 147) "Promissio quinquaginta librarum communis Castri Lubriani"

Etudes[]

  • Manila Olimpieri, Lubriano. Storia, arte, ambiente e tradizioni, 2014

Notes et références[]

Advertisement