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Sala Guiniccesca (42.578002, 11.745358) est une localité.

Il ne faut pas la confondre avec Sala (localité).

Histoire

Entre 1168 et 1174, les Guinissi (lignage) sont seigneurs de Sala Guiniccesca.

En 1218, Sala Guiniccesca appartient à un membre de la puissante famille viterbese des Gatti installé à Tuscania (localité).

Les Farnese (lignage) deviennent propriétaires de Sala Guiniccesca en 1218.

Sull'Olpeta si ha il complesso di S.Maria di Sala, dove sono state individuate le seguenti unità archeologiche: una chiesa, un abitato rupestre, un castello, una necropoli e un ponte. Già lo stesso toponimo indica l'origine dell'insediamento e l'epoca della sua fondazione, che fu longobarda. Infatti il longobardo "sala" e' originariamente relativo ad un edificio con una sola stanza, ma anche dimora, e nel medio evo passò ad indicare (dapprima solo nelle zone occupate dai Longobardi, e quindi anche in altre parti del territorio italiano) un insediamento rurale destinato al governo delle greggi. Le prime notizie storiche risalgono al 1210 e si trovano in un atto di infeudazione dell'imperatore Ottone IV alla famiglia degli Ildebrandini, già citato per Castiglione-Sorgenti della Nova. L’ultimo documento che nomina Sala è il testamento di Ranuccio di Farnese "il vecchio" datato 1450. A questo complesso dobbiamo aggiungere quello di La Botte-La Mattonara, immediatamente a est, e quello di Stenzano, più ad ovest, che confermano la scelta insediamentale lungo l'Olpeta.

E’ da notare che la chiesa di S.Maria di Sala, i cui affreschi sono stati in parte staccati e sono oggi visibili nella sede del comune di Farnese, sorge nei pressi di una fonte d’acqua, utilizzata per il fonte battesimale; è ipotizzabile che anche in epoca più antica si svolgessero presso la fonte riti legati al culto delle acque.




L’Olpeta.

Fanno parte del bacino del Fiora decine di torrenti dal percorso irregolare, che hanno dato origine a valli profonde. L'immissario più importante è l'Olpeta, che nasce dal Lago di Mezzano, nella caldera di Latera. Tale lago occupa un antico cratere vulcanico ed ha una superficie di soli 0,47 chilometri quadrati. L’Olpeta, che assume all’inizio il nome di Fosso delle Volpi, ha un corso di 32 chilometri e presenta un regime torrentizio, essendo la sua portata fortemente legata all'andamento delle precipitazioni atmosferiche. All'origine il fiume scorre lungo estese pianure, poi, attraversata la caldera di Latera, va a delimitare il versante meridionale della Selva del Lamone, formando ampie e profonde vallate (Val Giovana, Stenzano, Val Giardino ed il Vallone), prima di andarsi ad incanalare in una lunga e stretta forra che termina alla confluenza del Fiora sul suo lato sinistro. Lungo il percorso porta in luce antiche formazioni geologiche e dà origine a molte e belle cascate, spesso usate, nell'antichità, per fornire energia idraulica a mulini e polveriere.

L’Olpeta fa parte del SIC Sistema Fluviale Fiora-Olpeta e presenta habitat interessanti come l’ontaneto; vi vivono diverse specie di pesci come la trota, il triotto, il barbo, la carpa e il cavedano. Nel suo corso mediano, e su alcuni affluenti vive il gambero di fiume. Fino a pochi anni fa (2003), si avevano segnalazioni della presenza della lontra.

Dopo l’insediamento medievale di S.Maria di Sala, nel lato destro dell’Olpeta si incontrano diversi siti archeologici, raggiungibili attraverso i sentieri attrezzati della Riserva Naturale della Selva del Lamone di Rosacrepante e S.Anna-Rofalco: l’insediamento etrusco di Rofalco, la chiesa di S.Pantaleo, l’abitato dell’età del Bronzo Antico di Roccoia e la tomba etrusca del Gottimo. Inoltre in località Campo La Villa si può seguire per un lungo tratto in direzione nord-sud un tracciato viario basolato di epoca romana.


Strada basolata romana.

Seguendo il corso dell’Olpeta dal complesso medievale di S. Maria di Sala in direzione est-ovest, si trovano diversi inseamenti relativi al periodo di occupazione etrusca del territorio, tra cui quello di Val Giovana, i Crini e Le Castellare. Il più importante di questi abitati, che svolgevano funzione di controllo proprio del corso del fiume, è quello di Rofalco, posto sotto il dominio della città di Vulci.

Lieux de culte

  • Santa Maria de Sala (église rurale)
  • San Biagio de Sala (église rurale)

Galerie

Occurrences

  • 1218 (Cipriano Manente) "Il Signor Pepo Farnese havendo comprato la Sala luoco in Maremma da Raniero di Gatti di Thoscanella, cominciò ad instaurar detto luoco & fortificarlo, nde li Viterbesi andarono contra il Sig. Pepo per ruinar detto luoco, ma li Orvetani mandarono la cavalleria in suo favore & cosi li Viterbesi si partirono & lasciarono la Sala al Signor di Farnese"
  • 1223 4-29 nov. [9 actes] (ACO, Cod. Acarnario c. 50) Appropriation des château Sorano, Pitigliano, Manciano, Scerpena, le château et le palais de Messillani, le castrum de Tricosti et Capaltali, della Scarpetta, le château et le palais Arsi, Morrano, Castriglione, Rocca Petrella et Caste Giuliano, Mezzano, la Sala, Farnese, Ischia, Sovana, Saturnia, Salvene, Santa Fiora, Aspretulo et Pian Castagnaio
  • 1239, 9 juin (ACO, Cod. Acarnario c. 69) Le seigneur de la Sala promet pour lui et pour ses châtelains de se tenir à la disposition du Podestat.
  • 1239, 9 juin (ACO, Cod. Savello I, c. 125) Le seigneur de Sala jure fidélité au Podestat d'Orvieto
  • (ACO, Cod. Savello II) 1239, 9 giugno. "Promissio facta per dominum Ranerium Gactum pro se, castellano et aliis de Sala de parendo mandatis Potestatis Urbisveteris"


Etudes

Notes et références

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